di Isabella d'Ambrogio
Milano ha riaperto finalmente, una città che accoglie circa dieci milioni di turisti all’anno provenienti da ogni angolo del mondo, capitale della moda insieme a New York e Parigi ma anche punto di riferimento del design del mobile, grazie anche alla Brianza, mente e braccia del mondo del mobile e di tutto ciò che gli ruota intorno che non si limita a esporre in città ma che esporta in tutto il globo: da Pechino a San Francisco, da Dubai a Mosca.
Dopo un periodo di fermo dovuto al lockdown, Milano e la sua arte si risvegliano come d’incanto da quello che sembra essere stato un brutto sogno, un incubo che l’ha costretta a bloccarsi.
Un blocco fisico ma non intellettuale, infatti in questo periodo numerosissime sono state le iniziative del Comune e degli enti privati per favorire la divulgazione della cultura e dell’arte attraverso mezzi telematici come le visite virtuali ai musei e alle mostre e le dirette instagram che hanno consentito a milioni di turisti 2.0 di godersi la vista di magnifiche opere d’arte esposte nei luoghi che rappresentano la nostra città: Palazzo Reale, il Mudec, Fondazione Bracco sono solo alcuni dei nomi dei luoghi che hanno saputo reinventarsi in un momento così difficile per l’uomo.
Un virus, più o meno virulento, più o meno curabile che ha lasciato un numero di vittime enorme, che ha colpito per altro una delle regioni più produttive dell’Italia ma che non ha impedito che la Lombardia si fermasse, al contrario ha dato la possibilità di combattere ancora più ferocemente per rialzarsi, dando prova, ancora una volta che Milano non si ferma mai.
E oggi, in un mondo in cui l’arte è interpretabile, poliedrica, e alla portata di tutti, è bello poter dimenticare tutto per concentrarsi su forme, colori e materiali per riscoprire l’importanza per l’amore per il bello, proprio come il movimento dell’estetismo ci ha insegnato.
Dal 25 maggio è possibile tornare a essere i visitatori in incognito di spazi di valore storico e artistico che si nascondono nei meandri della Lombardia così come tornare ad apprezzare in live le opere esposte, che siano delicate pennellate di olio su tela o figure scolpite in grossi blocchi di marmo.
E così si può visitare, previa prenotazione, la prima mostra in Italia dedicata a Georges de La Tourospitata dalle incantevoli sale di Palazzo Reale fino al 27 settembre, ma anche decidere di compiere un’esperienza immersiva alla scoperta dei misteri ultraterreni dell’Antico Egitto con la mostra Viaggio oltre le tenebre. Tutankhamon RealExperience® fino al 30 agosto sempre a Palazzo Reale, o la mostra dedicata a Cotroneo, un unicum, disponibile fino al 26 luglio, che ha ad o oggetto la fotografia museale, quindi una serie di scatti che ritraggono i visitatori mentre ammirano le opere, facendo così diventare il museo stesso il protagonista dell’arte.
Ridiventa possibile anche farsi un giro al Mudec per vedere o rivedere la loro esclusiva Collezione Permanente o ancora fare un giro nel weekend al Museo del Novecento facendo un viaggio metaforico nell’arte contemporanea magari scoprendo il percorso evolutivo dell'artista Valentino Vago attraverso gli elementi cardine della sua pittura cioè la luce e il colore a cui è stata dedicata la mostra “Focus Valentino Vago” e per chi ancora non se la sentisse di uscire il Museo del Novecento ha messo a disposizione l’esposizione online di numerose opere fra cui “IL QUARTO STATO” a 100 anni dall’acquisizione dell’opera, e come questa iniziativa tante altre, talmente tante che sarebbe impossibile elencarle e proporle tutte.
Hanno riaperto anche Casa Boschi de Stefano, Triennale Milano comprensiva del Museo del Design e dei suoi giardini, e Fondazione Prada oltre che i due musei più visitati di Milano: la Pinacoteca di Brera e il Cenacolo, per cui Il Bacio di Hayez e la celebre Ultima Cena di Leonardo sono senza dubbio da vedere o rivedere.
L’ingresso ai musei è garantito previa prenotazione online sul sito vivaticket.it e per i biglietti a pagamento è obbligatorio l’acquisto del biglietto online. I musei civici sono tutti aperti, per ora, dalle 11,00 alle 18,00 e gli ingressi vengono contingentati sulla base delle misure di sicurezza oggi in vigore. L’uso di mascherina è obbligatoria e i visitatori dovranno attenersi al “percorso a senso unico” stabilito dai vari musei.
Comodamente dal divano di casa propria o andando nei luoghi culto dell’arte meneghina oggi non ci sono più scuse per non immergersi nella cultura.
E ed è estremamente piacevole tornare a sentire il brivido dell’emozione di essere di nuovo a contatto con qualcosa di molto più grande di noi, di qualcosa di intangibile,di qualcosa che in qualche modo ci da la spinta per tornare a sognare.
Articolo di Isabella d'Ambrogio