Forse era destino che io andassi a vedere Steve McCurry. Forse gli dèi l'avevano premeditato o forse era il mio subconscio che premeva per mostrarmela. Fatto sta, che ho finalmente rotto il ghiaccio con il famigerato fotografo, presso il Museo Civico di Brescia.
La prima volta che sentii parlare di una sua mostra fu lo scorso anno, quando lui diede inizio alle danze alla rinnovata Villa Reale di Monza. Fece il boom di biglietti staccati ed entusiasmò tutti. Quel volto della bambina afgana dagli occhi di ghiaccio era sulla bocca di tutti. Io temporeggiai per qualche assurdo motivo, e me la persi.
Poi si fece Ottobre ed io ero in Puglia con le amiche per una invidiatissima settimana di puro relax e venni sorpresa da quella stessa mostra ad Otranto, nel museo del Castello della città. Sorrisi e la buttai lí con le amiche, ma era ora di pranzo e vinse il cibo.
Poi, il weekend scorso mi chiamò un'amica dicendo: "a Brescia c'è la mostra fotografica di Steve Mccurry, Artebella sarebbe così gentile da accompagnarmi?" A quel punto pensai - è destino - ed accettai.
La mostra, tenuta al Museo Civico di Santa Giulia, si chiama "Leggere", allestita in occasione di Brescia Photo Festival 2017, è un viaggio emozionale all'interno della lettura. Si viaggia accompagnati dalle meravigliose fotografie dell'artista, che lasciano senza fiato. Io personalmente ci ho messo una vita a girarla tutta, perché venivo catturata da ogni scatto e ci rimanevo intrappolata come un insetto nella tela del ragno. Sono magnetici i suoi ritratti e se inizi ad osservarne i dettagli, non te ne stacchi più. Mi venivano a recuperare gli amici, che per capire dove fossi, incalzavano al telefono:
- "Ele ti abbiamo persa, dove sei rimasta?"
- "Incollata all'uomo anziano che legge"
- "Ce ne sono giusto un paio, puoi essere più specifica?!"
- "Non lo so, uno di quelli nella prima sala"
- "Ah! Noi siamo alla terza. Resta dove sei, arriviamo."
A tenerti per mano, poi, ci sono le scritte. Per tutta la mostra compaiono citazioni di personaggi importanti della letteratura mondiale, che esprimono a parole loro la bellezza e l'importanza di leggere. Il bello è che queste frasi sono stampate su supporti bianchi in simil-stoffa e tu ti ci puoi buttare in mezzo, le puoi toccare, le puoi muovere, puoi interagire con loro, ci puoi giocare.
Steve McCurry è la priorità alla quale non si può rinunciare, ma vale la pena anche di ammirare le altre due mostre in corso: Magnum's First, le prime produzioni dei fotografi della più importante agenzia di fotogiornalismo di tutti i tempi. La Premiére Fois: gli scatti che hanno identificato lo stile e reso famosi in tutto il mondo i fotografi della Magnum.
Buona visita! #scattirubati